Viaggio di Paco Toro e Miguel Muñoz nella Repubblica Democratica del Congo, in rappresentanza di un gruppo di imprenditori spagnoli, per valutare la fattibilità di un progetto congiunto per la produzione e commercializzazione di caffè.
di Isaías Hernando
18 gennaio 2016. Quattordici ore e appena 500 km separano Lukula dalla capitale del Congo, Kinshasa. Un viaggio lungo ma interessante, iniziato sotto il segno della precarietà: le valigie con le medicine e i vestiti di ricambio si sono perse a Douala durante uno scalo aereo e arriveranno soltanto cinque giorni dopo.
Lungo il percorso si vede una vegetazione splendida, esuberante, ma nemmeno un trattore, nè un’impianto agricolo ben attrezzato.
Ci sono anche alcune piantagioni di caffè, ma semi-abbandonate a causa delle oscillazioni del prezzo della materia prima nei mercati internazionali. Nonostante la loro caratteristica gioia, la loro accoglienza e l’enorme ricchezza della loro cultura, gli agricoltori di questa zona del Congo e le loro famiglie vivono come possono, in mezzo a molte privazioni e necessità.
Il primo contatto con la realtà di questi agricoltori risale a Nairobi, al congresso internazionale EdC di maggio 2015, durante una conversazione tra gli imprenditori spagnoli che partecipavano al convegno e Corneille Kibimbwa e gli altri responsabili dell’EdC nella Repubblica Democratica del Congo.
Immediatamente era nata l’idea di creare una società EdC in Spagna in grado di importare il caffè prodotto da questi agricoltori destinando i profitti a migliorare le loro condizioni di vita.
Ora, toccando con mano la situazione, si comprende maggiormente la sfida di questo progetto e allo stesso tempo anche la sua importanza per la dignità e la vita di queste persone e delle loro famiglie e villaggi. In realtà si tratta di un vero e proprio progetto di sviluppo umano integrale. Per realizzarlo occorre l’attivo coinvolgimento di alcune persone dell’EdC locale, che potrebbe concretizzarsi, tra l'altro, nella creazione di una società gemella in Congo con le stesse finalità per coordinare le attività in origine.
L'EdC nel Congo, grazie al lavoro di diffusione svolto e alla sua particolare sintonia con la cultura africana, ha sperimentato una vera esplosione in questi ultimi anni. Il 23 gennaio, Paco Toro e Miguel Muñoz hanno l’occasione di incontrare questi imprenditori e di constatare il loro dinamismo e la loro calorosa accoglienza, ma anche di parlare di progetti concreti: “Siamo in famiglia, tra fratelli che condividono lo stesso spirito dell’EdC”.
Numerosi contatti con le autorità local e nazionali, che aprono ulteriori prospettive, sono il completamento di un viaggio che sopratutto è stata un’esperienza di profonda fraternità. Ora occorre fare alcuni passi concreti, come la stesura di un piccolo piano economico e la costituzione dell' azienda EdC spagnola, che ha già dietro di sè un gruppo di promotori.
Il rapporto di vicinanza e reciproca collaborazione che si è instaurato tra l’EdC spagnola e quella congolese è gia di per sè un buon frutto di questo viaggio. Ma è anche augurio di realizzazione di nuovi progetti insieme.